martedì 17 aprile 2012

Vinitaly 2012, no wifi no party


riprendo da Caffè amaro il blogspot di Francesca Bellerno e mi domando: già tutto messo a tacere in attesa della prossima volta?

Una volta ci si accordava sempre "se ci perdiamo il punto di ritrovo é qui". Oggi con i cellulari non lo facciamo più. E quando i cellulari non funzionano si va in tilt. Come al Vinitaly, la più grande fiera internazionale dell'enologia che si è conclusa ieri a Verona e alla quale ho partecipato per il terzo anno come pr di alcune cantine.
I cellulari hanno sempre avuto problemi di connessione al Vinitaly, dicono quelli che c'erano anche 10-20 anni fa. Saranno i padiglioni in cemento, sarà il sovraccarico delle linee dovuto a una moltitudine di gente che cerca di telefonare...fatto sta che proprio li, alla fiera che è fatta apposta per sviluppare business e dare visibilità alle aziende gli attuali strumenti essenziali di comunicazione (telefono cellulare, connessione internet da cellulare o ipad) non funzionavano affatto. O comunque quando funzionavano funzionavano male.
Agenti che correvano in giro a cercare quei clienti con cui avevano appuntamento, giornalisti twittomani incazzati neri, pr e addette stampa disperate attaccate al telefono per cercare di prendere la linea...
Per carità, è vero che si è lavorato lo stesso...ma con che disagi!
Oggi siamo talmente abituati a gestire le nostre attività via wifi, soprattutto chi si occupa di comunicazione, che si rischia di mandare a quel paese un progetto intero per assenza di connessione internet. Attività sui social, invio di comunicati stampa, recall telefonico, visualizzazione della posta...tutto il mio lavoro si basa fondamentalmente su due strumenti: il telefono e il pc connesso ad internet. Senza sono disoccupata.
Che dire, una fiera delle dimensioni del Vinitaly é assurdo che non preveda adeguate soluzioni al problema del sovraccarico delle linee.
Però mi fa pensare alla mia dipendenza dalla rete, lavorativamente parlando. E non solo. Alla dipendenza dalla rete di tutto ciò che gravita intorno alla comunicazione.
Se per qualche motivo dovesse un giorno essere tagliata la connessione internet e telefonica saremmo davvero perduti. Un po' come nel film di Kevin Costner "the postman", bisognerebbe ricominciare a viaggiare ...

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