mercoledì 2 maggio 2012

UNA BANCA DEMOCRATICA CITTADINA


E’ un fatto, pur finanziate dalla BCE, le banche, proprio in virtù delle caratteristiche del finanziamento stesso non offrono il denaro ottenuto in credito alle imprese che restano nella impossibilità opertiva aumentando i rischi di fallimento. 
E’ una spirale inarrestabile? No, ma servono strumenti nuovi e unità di intenti.
In Austria, ad esempio, imprenditori, professionisti, lavoratori dipendenti e semplici cittadini si sono uniti, in Austria, per dar vita alla Demokratische Bank, la Banca Democratica, senza interessi, che finanzia e sostiene le imprese locali, una banca radicata nel territorio quindi.

Che convenienza hanno i risparmiatori? Quella di contribuire a sostenere il tessuto economico locale, in uno scenario dove tutte le porte al credito per le aziende sono chiuse un organismo come questo può dare la spinta per la inversione di tendenza: più alto sarà il numero dei clienti di una banca simile più forte sarà l’istituto di credito.


Come vengono finanziate le aziende? Una idea può essere quella del finanziamento classico “delle idee”, ancor vivo in parte delle banche negli USA, ovvero finanziamento di progetti, innovazione, di nuovi indirizzi d mercato, di ristrutturazioni interne, eccetera... La banca può finanziare l’azienda diventandone (anche solo per un certo tempo) socia, a garanzia dell’investimento, offrendo in più consulenza e supporto nello sviluppo del progetto.

L’istituto di credito e i propri clienti diverranno così un organismo unico: le consulenze, le valutazioni, le stesse partnership possibili potranno essere anche trovate all’interno stesso della rosa dei clienti/soci della banca, che diverrà allora un organismo volto totalmente non ala speculazione ed alla rendita finanziaria ma a presentarsi come volano della e per la economia.

Un simile organismo deve essere democratico (quindi impdire l’accumulo di quote di partecipazione), trasparente e vocato solo e soltanto alla incentivazione dell’economia, se vogliamo, un modello moderno e con molte valenze (anch etiche) in più, del vecchio IRI.

Una partecipazione del governo del territorio è pertanto a nostro avviso più che doverosa: il Comune, partecipando, può porsi a garante ed a ulteriore volano di iniziative, senza che ciò costi un’euro alle casse della municipalità.

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