mercoledì 25 aprile 2012

LEGGE AMMAZZA-BLOG NELLA BOZZA DEL MINISTRO DI GIUSTIZIA SEVERINO

Volentieri contribuisco a diffondere questo articolo preso dal blog Tom's hardware perchè riferisce in merito ad una minaccia forte nei confronti della libertà di espressione online, dalla quale mi sento minacciato in prima persona. Certamente non mi aspettavo che questo governo "tecnico" riprendesse i temi meno indovinati e già rigettati tra quelli proposti dal governo precedente
Nell'emendamento del Governo al ddl anti-corruzione è presente l'obbligo di rettifica per i siti web, come proponeva il vecchio ddl Alfano-Bongiorno. La buona notizia è che c'è tempo per cambiare: i partiti potranno sottoporre le loro proposte entro il 4 maggio.


La legge ammazza-blog che piaceva tanto al precedente Governo è ricomparsa nella nuova bozza sulle intercettazioni del ministro Paola Severino. Oggi più o meno tutti i quotidiani online hanno ricordato che ancora una volta il nodo del contendere è rappresentato dall'obbligo di rettifica entro 48 ore per ogni sito Web sulla base di una semplice richiesta da parte dei presunti lesi. In pratica chiunque potrebbe esigere un aggiornamento dei contenuti senza dibattimento. Ai siti non sarebbe concessa replica. La sanzione per inottemperanza sarebbe di al massimo 12mila euro.
Il clima fortunatamente non è ancora da barricate perché vi sono ampi margini di tempo (e politici) per eventuali modifiche. L'emendamento del Governo al ddl anti-corruzione (figlio del vecchio ddl Alfano-Bongiorno), depositato dal Ministro alle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera riunite, potrà cambiare. Il 4 maggio è termine ultimo per la presentazioni delle correzioni da parte dei partiti; l'8 maggio le commissioni saranno riconvocate. 
"Il Paese si aspetta severe norme contro la corruzione, il traffico di soldi pubblici, la pratica corrente degli appalti gonfiati e il Pdl non trova di meglio che infilare nella bozza Severino sulle intercettazioni la norma Ammazza blog che aveva finto di rimangiarsi in aula appena cinque mesi fa", si legge nella nota della deputata di Futuro e Libertà Flavia Perina. 
"Invece di pensare a rafforzare il lavoro dei magistrati, il Palazzo vuole limitare fortemente le intercettazioni, strumento indispensabile per l'attività investigativa e per l'informazione", ha aggiunto il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro. "Non si capisce perché cambiano i governi ma le proposte di penalizzare la giustizia sono sempre le stesse. Non consentiremo che si ostacoli la ricerca della verità né che si metta il bavaglio alla Rete e alla libera informazione, con la norma ammazza blog".

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