martedì 24 aprile 2012

AI CITTADINI TRIBOLATI DEL NOSTRO PAESE, UN FRATERNO E INCORAGGIANTE SALUTO, Terza puntata da ritagliare e fascicolare


In questa puntata le cronache di Brustolem, sul Gradela toccano altissime vette di lirismo mistico,e danno a tutti noi una grande lezione di umiltà e modestia che quasi tutti dovremmo adottare come lezione di vita
Sorelle cittadine e fratelli cittadini pure, gioite! Le solite malelingue che non apprezzano il lavoro svolto da me e dal mio quadrato magico (che poi non si dica che io copio! Io mi differenzio!) dicono che non ho fatto nulla, salvo vangare l’aiuola della piazza dei Combattenti! Orrore! Si arriva a negare l’evidenza.
Per controbattere queste assurde voci ho fatto pubblicare un piccolo opuscoletto, un pieghevole di ottocento ventisei pagine più la copertina, in cui si sunteggia per sommi capi il mio operato (per chi vuole saperne di più WWW.TRECANIEUNGATTO.it dove il lavoro fatto viene spiegato estesamente nei volumi dal 2 al 78). In questo opuscoletto citiamo alcune cose fatte da me, cominciando dalla fondazione di Brustolem sul Gradela, l’invenzione del turismo, la costruzione del primo castello e del teatro all’aperto, le lettere da me spedite a un oscuro commediografo straniero per invogliarlo a scrivere su di noi (non per vantare meriti ma, dopo che gli ho scritto, ha avuto un discreto successo). Come vedete ho voluto riassumere solo i fatti più importanti, tralasciando tutto il resto per non tediarvi. Solo per chiudere, vorrei ricordare alle malelingue un versetto molto importante (respingo sdegnosamente l’accusa che l’abbia scritto il mio ufficio stampa, consultate WWW.SUORVERITA’.it, l’ha solo adattato per renderlo comprensibile a voi che mi ammirate, giustamente) che (alcuni, non io!) dicono che ben s’addica alla mia persona: La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito aleggiava sulle acque. Poi IO ho creato Brustolem sul Gradela »

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