domenica 29 aprile 2012

DICE L'ESPRESSO: ANCHE TOSI HA IL SUO CERCHIO MAGICO -parte3

Il  giornalista dell'espresso Paolo Biondani conduce una inchiesta sui possibili legami tra il sindaco Tosi e una  cordata d’imprese capeggiata dal colosso Technital.
Le mazzette leghiste, secondo il pm Alfredo Robledo, erano il prezzo politico per sbloccare un centro commerciale ad Albuzzate (Pavia). Scoppiato lo scandalo, la giunta Tosi ha annunciato che lo stadio si può fare, ma senza nuovi ipermercati. L’area prescelta però resta la stessa. E il presidente che si opponeva? “Mi hanno rimosso da tutte le cariche”, spiega Zuliani, che si sente tradito dal sindaco.
Un altro mistero porta il nome di Attilio Fanini, un finanziere della Valpolicella che è stato il più grande contribuente di Tosi: gli ha versato ben 60 mila euro, sul totale di 125 mila raccolti nella precedente campagna. Fanini non è indagato per tangenti. Suo malgrado, però, è citato più volte nell’ordinanza dei giudici di Monza che ha portato in carcere l’ex assessore lombardo Massimo Ponzoni.
Quel politico del Pdl e il suo presunto complice Filippo Duzioni, un faccendiere che ha fatto i soldi con i centri commerciali, secondo l’accusa brigavano per aggiustare i piani urbanistici di vari comuni brianzoli. A Giussano, il paese simbolo del partito di Bossi, tre leghisti onesti erano contrari all’ennesimo shopping center. A quel punto Duzioni ha chiesto per email un intervento a Fanini. E il piano urbanistico è passato, ribloccandosi solo con gli arresti.

Alto, biondo, elegante, simpatico, Fanini non si sottrae alle domande de “l’Espresso”. Come ha fatto a piegare i leghisti di Giussano? “Duzioni mi scriveva solo per informarmi dei problemi della pratica urbanistica che dovevo finanziare. Ma io non ho fatto pressioni su nessun politico”. E perché ha finanziato Tosi? “Per non sembrare una pittima” (un tirchio), risponde Fanini in dialetto veneto: “Ho sempre votato Dc o Berlusconi, ma quando un mio amico fraterno, l’avvocato Enrico Toffali, mi ha chiesto di sostenere la sua candidatura con Tosi, non ho voluto deluderlo”.
E la giunta Tosi ha ricambiato? “No. Mai fatto affari a Verona”. Però con l’arrestato Duzioni ne ha fatti: com’è diventato suo cliente? “Me l’ha presentato Ponzoni, che avevo conosciuto come assessore all’Ambiente della Lombardia per una vicenda di cave a Mantova”. Almeno Ponzoni si è comportato bene? “Con me benissimo. Continuava a chiamare Formigoni, con cui dimostrava grande familiarità”.
Fanini detto “Attila” ha un solo problema giudiziario: è accusato a Roma di aver girato un milione a un banchiere per farne prestare 80 all’immobiliarista Danilo Coppola. “È una storia ormai prescritta, ma io punto a un’assoluzione piena”. I suoi agganci nelle banche e nella finanza romana la stanno almeno riparando dalla crisi? “Ero diventato il primo agente di Unicredit per il leasing immobiliare, ma adesso l’edilizia è un disastro. E purtroppo i miei clienti migliori, da Coppola a Vittorio Casale, sono finiti tutti in prigione”.
Tratto dal settimanale L'Espresso n° 18

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