giovedì 31 maggio 2012

UN INCUBATORE DI STARTUP PER IL CIBO LOCALE, SI FA A SAN FRANCISCO, PERCHE DA NOI NESSUNO FA COSE SIMILI?

Nella baia di San Francisco nasce Local Food Lab, il primo incubatore di start-up per il cibo prodotto a livello locale e in modo sostenibile. 
Post preso da:  http://www.societing.org/2012/05/incubatore-local-food-lab/

Nel mondo giornalmente aumenta la domanda di prodotti locali in quanto i consumatori hanno acquisito la consapevolezza sui vantaggi ambientali, economici e sociali nel fare scelte alimentari responsabili.

Le difficoltà principali nella diffusione di prodotti locali è relativa alla distribuzione della merce e le barriere d’entrata risultano ancora troppo elevate.

Il Local Food Lab cerca di risolvere questi problemi creando uno spazio di lavoro collaborativo dove poter sviluppare la propria idea imprenditoriale sul cibo locale e avere un supporto di know how per sostenere la start-up; infatti il Lab viene fuori dalla Columbia Business School’s Eugene Lang Entrepreneurship Center, una sorta di incubatore di start-up per studenti.

L’idea è quella di fornire agli imprenditori agricoli e alimentaristi strumenti per poter riprogettare, attraverso un modello collaborativo, tutta la produzione e la distribuzione dei prodotti che devono essere prodotti in territori vicini a dove verranno consumati.

Dal portale si legge che il Lab si propone «di facilitare le pratiche commerciali cooperative attraverso un’associazione di imprenditori e membri della comunità dedicati alla creazione di una alternativa socialmente più giusta e rispettosa dell’ambiente al nostro sistema alimentare tradizionale».

IL LIBRO BIANCO DELL'INNOVAZIONE SOCIALE

E' disponibile la traduzione italiana de "Il libro bianco dell’innovazione sociale. Come progettare, sviluppare e far crescere l'innovazione sociale " realizzato dal NESTA (National Endowment for Science Technology and the Arts).
 post preso dahttp://weblog.ahref.eu/il-libro-bianco-dell2019innovazione-sociale 

Interazione, innovazione e collaborazione sono i principi base della Social Innovation, sapientemente riproposti e rielaborati all’interno del testo Il libro bianco dell’innovazione sociale compilato dal think thank del governo inglese NESTA (National Endowment for Science Technology and the Arts) che da anni ha il compito di stimolare la creatività dell’economia inglese, e che vede tra i suoi curatori Alex Giordano, uno dei massimi esperti italiani di C, insieme ad Adam Arvidsson firma nota della sociologia globale contemporanea.

Con un chiaro approccio realistico, dimenticando le teorie e le formule da manuale, il testo vi propone nient’altro che un’attenta e cosciente osservazione dei meccanismi odierni, filtrando il tutto con un forte senso critico volto alla praticità delle soluzioni. Non si tratta dunque di rimpastare modelli passati e pochi affini alle attuali dinamiche socio- economiche, ma si tratta di una chiara esortazione all’impiego delle risorse di cui noi tutti siamo detentori: dalla sfida per la riduzione delle emissioni di Co2, alla lotta alla povertà fino alla salvaguardia per la salute delle persone.

giovedì 17 maggio 2012

GRECIA OUT? EBBENE SÌ. MA ANCHE LA MERKEL NON SE LA PASSA TANTO BENE

dal blog chicago.blog di Oscar Giannino 
Alle prime proiezioni sul disastroso esito delle elezioni greche, Citigroup ha innalzato la sua stima di probabilità di uscita di Atene dall’euro a un range tra il 50 e il 75% nei prossimi 12-18 mesi. In effetti è comprensibile, tenendo conto che conservatori e socialisti pro Europa sono senza maggioranza in parlamento, e costretti a cercare in tre soli tentativi un partito aggiuntivo di maggioranza prima di un nuovo scioglimento che sarebbe l’anticamera dell’uscita dall’euro.

 Il primo tentativo affidato ai conservatori si è esaurito in poche ore, affossato da Sinistra democratica, il più piccolo dei partiti di sinistra e in teoria il più filoeuropeo. Il secondo è toccato a Syriza, la sinistra radicale contraria alla terza tranche di aiuti in cambio di altri 11 miliardi di rigore. Il terzo al Pasok, che dicendo no nella seconda mano alla sinistra radicale se lo vedrà restituire, e ha una chanche solo se a quel punto contraddice la campagna elettorale – e convince anche i conservatori a farlo – dicendo sì alla ricontrattazione del pacchetto europeo chiesto dai 21 eletti della Sinistra democratica. Con una maggioranza che sarebbe comunque assai debole. Risultato: par proprio che si rivada a votare, Syriza è convinta di aumentare il suo vantaggio alle urne e di poter guidare una coalizione di sinistra estesa contro l’Europa per rinegoziare tutto. Parola d’ordine “no all’austerità”. In altre parole, Grecia fuori dall’euro.

AI CITTADINI TRIBOLATI DI BRUSTOLEM SUL GRADELA, UN FRATERNO E INCORAGGIANTE SALUTO


Riprendono le "Cronache di Brustolem, sul Gradela", il nostro sindaco è stato rieletto!
Sorelle cittadine e fratelli cittadini pure, gioite! Il vostro beneamato sindaco è stato rieletto in modo plebiscitario. Sarebbe stato un plebiscito perfetto se Toni Calzetta, da Noi benevolentemente assunto con la qualifica di stradin e questo malgrado le sue tre lauree, ma solo considerando che è poareto in canna, non avesse votato CONTRO! Contro a Me, che sono il Sindaco. Non temete per la lacrima che mi brilla sul viso composto nel dolore. Questo mondo non è fatto per la riconoscenza. Forse quando mi trasferirò a fare il Sindaco nell’AldiLà, allora potrò sperare nella riconoscenza. Pensate che l’ingrato contestava il progetto della circonvallazione, che il mio stesso cognato (uomo di grande fiducia nostra, mia) aveva progettato, perché passava proprio nel letto del Gradela! Mi domando come fa un povero ing. stradino a contestare il SUO sindaco! Il Gradela è un fiume e, come si evince dalla relazione di MIO cognato, in un fiume ci passa il fiume. Questo è incontestabile e anche uno con tre lauree, e per giunta stradino, dovrebbe capirlo. Nessuna legge dice di che fiume si tratta. E noi abbiamo scelto un fiume di macchine. Cosa c’è di male?  

martedì 15 maggio 2012

LA FIERA DI VERONA DEVE CAMBIARE, IN MEGLIO


Molto in sintesi ecco una mia proposta in merito a cosa dovrebbe fare l'Ente fiera di Verona per sopravvivere ai prossimi anni, in cui gli stand reali verranno definitivamente soppiantati da stand virtuali.

1 all'inizio la fiera si teneva nella piazza del paese e serviva a favorire informazioni e compravendita, generalmente a tema.
2 oggi la metafora della piazza si è spostata in un'area dedicata ma le funzioni sono rimaste molto simili anche se  eccessivi costi e scarsi risultati sono il problema della fiera come la vediamo oggi, spostarsi costa sempre di più in termini di tempo e denaro.
3 domani, ma anche oggi la piazza è diventata virtuale, informazioni e compravendita viaggiano sempre di più online. Vedi e commerce ormai dilagante in ampi settori, decisioni di acquisto prese preferenzialmente su FB per alcune fasce di età, ecc.
la Fiera di Verona deve evolversi secondo questa tendenza diventando progressivamente un grande polo dedicato alla information technology, contenente p.es:
- area dedicata allo startup delle nuove imprese, studi di realizzazione, finanziamenti, ecc.
- incubatoio di imprese dedicate alla IE, aree uffici a basso costo e servizi dedicati
- scuola di alta specializzazione per tecnici dedicati alla gestione della informazione digitale
- server farm per l'ecommerce, e servizi dedicati
- scuola di formazione per tecnici aziendali dedicati alla gestione della informazione e commercio aziendale online
- sede della task force per lo sviluppo costante del progetto
-coinvolgimento progressivo dell'intera città in termini di occupazione, fatturato ed immagine
ecc.
l'idea sarebbe far diventare Verona un polo di riferimento per il nord est, con o senza la partecipazione dell'ente Fiera  se vogliamo, ma comunque all'avanguardia nel settore, sulla linea del MIT e dei grandi campus americani.
Il periodo è propizio e Verona ha una grande storia e knowhow maturato  nella comunicazione e nell'informatica, le teste ci sono e probabilmente anche le risorse, ci facciamo un pensiero?




venerdì 11 maggio 2012

I BLOG NON SONO STAMPA CLANDESTINA

 blog non registrati in tribunale potranno continuare a vivere senza che li si debba additare come clandestini. E’ quanto ha stabilito, proprio ieri, la Corte di Cassazione assolvendo, “perché il fatto non sussiste”, Carlo Ruta dal reato di stampa clandestina (articolo 16 della legge 47/48 sulla stampa), appunto per aver omesso la registrazione del suo sito Accade in Sicilia.
L’esito, non era scontato. Già sono note la condanna in primo grado (Tribunale di Modica) e la conferma della Corte di appello di Catania. Ma anche ieri, all’ultimo round, poteva andare male: il Procuratore generale, infatti, aveva chiesto il rigetto del ricorso della difesa proprio sostenendo la necessità della registrazione, almeno nel caso concreto.

BE YOUR OWN BANK: BITCOIN WALLET PER APPLE

Avete mai voluto essere la vostra banca? C'è un app per questo. Con la nuova Blockchain bitcoin Wallet per iPhone di Apple, iPad, e iPod touch, chiunque può emulare le funzionalità di una banca. Basta scaricare l'applicazione gratuita dall'App Store e si dispone di un portafoglio virtuale completamente funzionante e capace di inviare e ricevere pagamenti on-line, che permette il trasferimento di valori senza la necessità di una banca o altro intermediario finanziario. Questo è il percorso corretto per una società senza contanti!
Blockchain.info è offerta da UK-based Qkos Services Ltd. on-line che fornisce servizi di gestione di portafoglio e analisi in tempo reale di dati provenienti dalla bitcoin block chain . Gestito da Ben Reeves, la piccola azienda ha rilasciato una serie di servizi affidabili e prodotti per la comunità bitcoin fiorente compresi grafici, dati statistici, la web-based il mio portafoglio, un Android portafoglio app e, più recentemente un imponente bitcoin portafoglio app per iOS di Apple.

ELUSIONE FISCALE

Dal Blog SOCIALINNOVATION gestito dall'amico Alessandro Lanteri riprendo questo post che tratta di due temi all'ordine del giorno collegandoli, inoltre, tra loro"Da tempo non sentiamo parlare di - elusione fiscale -  e - partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese - (come già in atto in Germania)I due temi sono correlati perchè i lavoratori in consiglio di amministrazione possono effettuare un controllo su operazioni finanziarie e fiscali poco chiare soprattutto negli enti partecipati dal pubblico."

Chi conosce la politica sa bene che l’antipolitica nasce dalla disperazione dei cittadini verso politici corrotti. E' necessario quindi smettere le continue ed inutili polemiche ed attivare un vero ricambio politico continuo. La politica deve essere un servizio e quindi deve durare poco altrimenti ci si innamora della poltrona. Il caso Grecia è molto vicino a quello che l'Italia poteva essere prima del governo Monti.

mercoledì 9 maggio 2012

DICE CASTELLETTI: FARO' OPPOSIZIONE E CI RIPROVERO' LA PROSSIMA VOLTA

VERONA - Non si sente «il grande sconfitto» della tornata amministrativa di Verona, ma il candidato di Pdl, Udc, Fli e Nuovo Psi è superato nei risultati anche da Gianni Benciolini, candidato del movimento di Beppe Grillo, lascia trasparire un po' di amarezza. «Si deve prendere atto con serenità - ha detto, parlando nel suo centro elettorale di lungadige Matteotti - che i cittadini hanno deciso, ed ora i partiti devono fare la loro analisi. Complimenti a Tosi e alla Lega, che hanno avuto la capacità di rimanere compatti».
dal Corriere di Verona di martedì 8 Maggio  
L'avvocato Castelletti, già presidente di Veronafiere, non molla comunque il nuovo impegno politico e promette che siederà per i prossimi cinque anni in consiglio comunale. Sul successo di Gianni Benciolini, del Movimento 5 Stelle, Castelletti ritiene sia «frutto dell'antipolitica, un sentimento dilagante. Vedremo cosa sapranno fare in consiglio oltre a lanciare slogan».
A chi, nel Pdl, ora parla di «candidato sbagliato» Castelletti ribatte che si tratta di una critica ormai inutile. «E come commentare gli errori di un calciatore il giorno dopo la partita Chi sostiene questo - conclude - perchè non lo ha detto chiaramente prima?».

IL MANIFESTO ASSIMP

Come socio Ass.Im.P ho il piacere di allegare il "Manifesto" Assimp, deliberato dal Consiglio Direttivo nella riunione dell'8 marzo scorso, con il quale si intende dare un contributo di idee alla nuova Amministrazione Comunale di Verona.


Manifesto ASSIMP per la nuova Amministrazione Comunale

Assimp, in coerenza con la sua missione di mettere a disposizione della società le competenze ed i valori degli imprenditori e dei professionisti per progetti di miglioramento, presenta alcuni spunti di riflessione per il programma della prossima Amministrazione comunale di Verona.

1) Marketing territoriale: avviare iniziative di promozione che coinvolgano la città e l'intero territorio provinciale, al fine di migliorare l'offerta turistica e la permanenza media giornaliera delle presenze, coinvolgendo i privati e utilizzando le nuove forme di comunicazione della rete, per dare una visione quotidiana degli eventi, evitando sovrapposizioni e dimenticanze. Elaborazione di un progetto specifico per l’Expo, occasione irripetibile di promozione del nostro territorio a livello nazionale ed internazionale.

lunedì 7 maggio 2012

VA BENE, RISULTATI ORRIBILI, DA DOMANI SI CAMBIA E SI RICOMINCIA!!!


Lista x Castelletti a picco, però  questo blog ha avuto milleetrenta ( dico 1030) pagine viste in un mese di vita, qualcosa vorrà dire, per cui da domani si ricomincia, nuovo titolo e nuova grafica (appena ho 5 minuti x pensarci) poi selezionerò i post + interessanti visti finora e su questa base ricominciamo a parlare e condividere contributi, con l'aiuto spero di ognuno di voi. Fatevi vivi!! Dite la vostra, partecipate e date suggerimenti. Grazie.

domenica 6 maggio 2012

NO, NO E NO A GIARDA E ALL’ECCIDIO FISCALE!

Ne riparleremo, le elezioni sono finite ma  forse qualcosa di nuovo comincia in questi giorni, questo blog continuerà a dire la sua e la vostra, spero. Intanto vi segnalo questo post da Chicago-blog

Il prezzo è sempre più amaro, di un sistema fiscale dettato dalla disperazione più che dalla lungimiranza.Il sogno è quello di un’Italia legale e lagalitaria che si decida a riempire le piazze, scandendo “ora basta”. Senza rompere alcuna vetrina, né fermare il traffico, e senza bandiere di partito. L’unico partito che m’interessa si ciama PIl, in questa Italia senza priorità. O meglio, di priorità pubbliche che sono solo legnate a lavoro e impresa. 
 

Come purtroppo c’era da temere – per me era scontato, l’ho più volte scritto – l’intervista di stamane alla Stampa di Piero Giarda conferma che la spending review non darà un euro per meno tasse con meno spesa.

sabato 5 maggio 2012

ECCO LA LEGGE CHE DISCIPLINA LA CAMPAGNA ELETTORALE

da Repubblica di lunedi 04.01.2010
Ecco la legge che disciplina la campagna elettorale

Ho ricercato indicazioni in merito al silenzio elettorale per i media online, come appunto questo mio blog e quello che ho trovato mi ha ancora una volta confermato nelle mia opinione: in questo -fortunato- paese la gestione legislativa della comunicazione online è ormai uscita dai livelli terzomondiali, nei quali era finora ristagnata, per retrocedere trionfalmente verso il quarto mondo,  poi verso il paleolitico e quindi finalmente al Pleistocene inferiore. L'epoca che ha visto il diffondersi dei grandi molluschi (ormai purtroppo ridotti a gusci fossilizzati).

ROMA - La legge che disciplina la campagna elettorale è la numero 212 del 4 aprile 1956. Ecco le norme, laddove l'articolo nove, l'ultimo, è quello che regola il silenzio elettorale.

venerdì 4 maggio 2012

MA TOSI LO SA ?

Le società fiduciarie a cui fanno capo Nord Technital e Mazzi Costruzioni devono esplicitare i nomi dei soci nel corso del procedimento di gara ...  Principio comprensibile, perchè l'esame della capacità economica deve precedere la scelta del contraente e deve avvenire prima della decisione amministrativa. Invitiamo quindi ancora una volta Tosi a chiarire i nomi dei soci occulti di queste società fiduciarie 

Ricordiamo tutti l'affermazione di Tosi in risposta all'inchiesta dell'Espresso che gli chiedeva lumi sui veri proprietari di due aziende veronesi, controllate da società fiduciarie, i cui nomi ricorrono spesso nelle gare d’appalto pubbliche a Verona, e che sono tra le aggiudicatarie di quello del Passante Nord: Technital e Mazzi Costruzioni.

mercoledì 2 maggio 2012

L'OPINIONE DI LUIGI CASTELLETTI SUL PARCHEGGIO DI PIAZZA CORRUBIO

Ho trovato navigando nel net -sulle questioni aperte nella nostra città- un tema forse “minore” ma interessante, ovvero il parcheggio di S.Zeno, la lettera ai sindaci del movimento di difesa di Piazza Corrubbio che chiede loro cosa intendono fare per il progetto della piazza dove ormai il parcheggio è in fase di ultimazione. da:  http://www.lansadelladige.it/le-risposte-dei-candidati-sindaco-alle-domande-del-comitato-salviamo-piazza-corrubbio/
alcuni candidati sindaci hanno risposto...
LA LETTERA
Pensiamo che chi si appresta a votare abbia il diritto di sapere come la pensano i candidati sindaci e quali impegni intendano assumere circa il futuro di Piazza Corrubbio, che è stata così pesantemente penalizzata dalla realizzazione di una parcheggio che il quartiere non ha voluto e che continua a ritenere inutile e dannoso.

UNA BANCA DEMOCRATICA CITTADINA


E’ un fatto, pur finanziate dalla BCE, le banche, proprio in virtù delle caratteristiche del finanziamento stesso non offrono il denaro ottenuto in credito alle imprese che restano nella impossibilità opertiva aumentando i rischi di fallimento. 
E’ una spirale inarrestabile? No, ma servono strumenti nuovi e unità di intenti.
In Austria, ad esempio, imprenditori, professionisti, lavoratori dipendenti e semplici cittadini si sono uniti, in Austria, per dar vita alla Demokratische Bank, la Banca Democratica, senza interessi, che finanzia e sostiene le imprese locali, una banca radicata nel territorio quindi.

Che convenienza hanno i risparmiatori? Quella di contribuire a sostenere il tessuto economico locale, in uno scenario dove tutte le porte al credito per le aziende sono chiuse un organismo come questo può dare la spinta per la inversione di tendenza: più alto sarà il numero dei clienti di una banca simile più forte sarà l’istituto di credito.

IL BENE COMUNE


Sempre da: http://www.youtube.com/watch?v=gl_Ay3i1XXs Vi invito a leggere anche questa parte del servizio di Michele buono, è illuminante sul concetto di “bene comuneVi invito a leggere anche questa parte del servizio di Michele buono, è illuminante sul concetto di “bene comune

 • giornalista:

Franz Baumann è un imprenditore.
Fabbrica vetrate molto sofisticate: proteggono dalla luce, dal calore, dal freddo e producono anche energia.
La sua azienda esiste da 125 anni e le dimensioni sono rimaste identiche.
E’ cresciuta solo la qualità della tecnologia e del benessere dei lavoratori che calcola nel bilancio chiamato del bene comune.
Lo fanno degli imprenditori e sono un movimento. Hanno spostato gli obiettivi dell’economia di mercato: da ricerca del profitto e concorrenza, a bene comune e cooperazione.

martedì 1 maggio 2012

RIPENSARE L'ECONOMIA, RISCOPRIRE I VALORI

in questi giorni di fine campagna elettorale viene da pensare a quali nuove consapevolezze questa esperienza ci ha portato e verso quali  nuove strade ci stiamo indirizzando: da vagabondo della rete io ho trovato pagine di amici che spero faranno ancora molta strada con me, tra questi molto di recente ho scoperto il lavoro di Giancarlo Livraghi su Gandalf.it, che ora vi presento
http://gandalf.it/offline/ripensa.htm
Intervista a Giancarlo Livraghi di Anna Luisa Buongiorno
in “assodigitale”
5 marzo 2012

        La società dei consumi si è esaurita come
        paradigma di sviluppo? È giunto il tempo
        di ripensare l’economia come la conosciamo?
“Società dei consumi” è un concetto semplicistico che serve più a confondere le idee che a chiarirle. Ci sono situazioni molto diverse nel mondo – e anche all’interno di ogni paese o regione. Da stati di estrema privazione in cui manca il necessario a sprechi insensati che causano disagio e conflitti prima ancora di inquinare l’ambiente.