mercoledì 2 maggio 2012

IL BENE COMUNE


Sempre da: http://www.youtube.com/watch?v=gl_Ay3i1XXs Vi invito a leggere anche questa parte del servizio di Michele buono, è illuminante sul concetto di “bene comuneVi invito a leggere anche questa parte del servizio di Michele buono, è illuminante sul concetto di “bene comune

 • giornalista:

Franz Baumann è un imprenditore.
Fabbrica vetrate molto sofisticate: proteggono dalla luce, dal calore, dal freddo e producono anche energia.
La sua azienda esiste da 125 anni e le dimensioni sono rimaste identiche.
E’ cresciuta solo la qualità della tecnologia e del benessere dei lavoratori che calcola nel bilancio chiamato del bene comune.
Lo fanno degli imprenditori e sono un movimento. Hanno spostato gli obiettivi dell’economia di mercato: da ricerca del profitto e concorrenza, a bene comune e cooperazione.

FRANZ BAUMANN - IMPRENDITORENel bilancio del bene comune abbiamo stabilito una differenza di uno a cinque tra il minimo e il massimo degli stipendi. Quindi l’apprendista guadagna un quinto di quello che guadagno io.

• giornalista:Il bilancio del bene comune prevede di indicare progetti per il futuro dell’impresa. C’è già un piano?

FRANZ BAUMANN - IMPRENDITOREI dipendenti stanno per diventare con me e dopo di me proprietari dell’azienda, con partecipazioni fino al 49 per cento. Mentre il 51 apparterrà a una fondazione, per garantire il più a lungo possibile la continuità dell’azienda.

• giornalista:E un’idea così vale tanti punti nel bilancio del bene comune. Assumi un rifugiato politico? Aggiungi punti al bilancio; l’ambiente di lavoro è confortevole, altri punti; la tua attività non si azzarda a inquinare? Vale tantissimi punti. E questi imprenditori, che sono un movimento, pensano che in un mondo, che oggi ancora non esiste, questi punti gli porteranno dei vantaggi.

GUNTHER REIFER – TERRA INSTITUTE-BRESSANONE (BZ)
Avendo più punti io come azienda do di più alla popolazione in generale, e di più al bene comune... I miei clienti diranno: “io guardo anche a questo fattore quando compro: quanti punti ha questa azienda?” Oppure io come azienda compro più da un’azienda attenta al bene comune. Anche la politica potrebbe ritenere questo bilancio un criterio per dare agevolazioni e lavoro pubblico...

• giornalista:Un incentivo a comportarsi bene. Perché la società riceve dei vantaggi e risparmia, quindi ti premia.
Christian Felber, sociologo ed economista di Salisburgo, questo genere di mondo lo aveva solo scritto nei suoi libri. Poi, non lo aveva proprio messo in conto, lo raggiunsero man mano tanti imprenditori, e mica solo dall’Austria, per dirgli semplicemente “e allora facciamolo questo mondo”!
Ma cosa cercano queste persone?

CHRISTIAN FELBER - SAGGISTASenso. E Il bilancio del bene comune produce senso, rappresenta la vita, la complessità della realtà, perché riguarda tutti: il lavoro, la natura, le generazioni future. E prende in considerazione anche coloro che hanno fondato l'impresa.
La maggior parte degli imprenditori mi dice: “Vorrei dare un contributo sensato, vorrei fare prodotti sensati, prestare servizi sensati. Questo rappresenta un grande cambiamento.”

• giornalista:Quanti imprenditori hanno aderito in Europa?
CHRISTIAN FELBER - SAGGISTACi sono più di 500 imprese da 13 stati. Questi numeri potrebbero sembrare scarsi ma tenendo conto che tutto è cominciato un anno e mezzo fa, è un numero che fa stupire.

• giornalista:Germania. Strade della Baviera. Kaufbeuren. Qui si costruiscono macchinari per l’industria.

WOLFGANG HECKEL - IMPRENDITOREAbbiamo coinvolto totalmente i dipendenti nell'impresa in modo tale che con la loro esperienza possano partecipare attivamente alla conduzione e decidere anche su come impiegare i profitti.


Ma tutto questo avviene anche vicino a noi, a Bolzano...

• giornalista:Italia. Bolzano. Qui si fabbricano stampi per l’industria.

MAURO BOSCOLO OPERAIO SPECIALIZZATO
Abbiamo un fondo dove entra una parte del guadagno e sono redistribuiti in premio di produttività, e la produttività la facciamo non con chissà quante ore di straordinario ammazzandoci di lavoro ma cercando di far andare le macchine nella notte con il robot. L’orario è alle sette e mezza e io arrivo alle otto e mezza senza nessun problema, nessuno mi dice niente, questo perché ho il problema dei
bambini da portare a scuola… qualcun altro ha problemi diversi per questo siamo molto flessibili.

JOHANNES ENGL - IMPRENDITORE
Io non ho licenziato mai nessuno, addirittura il nostro personale la permanenza media nella nostra azienda è circa 22 anni. È una ricchezza diversa dai i numeri però è una ricchezza umana e anche di conoscenze... per migliorare l’impatto dell’ azienda nella società che ci ospita.

• giornalista:
E quando arrivi a pensare che sei ospite della società vuol dire che sei in relazione e allora non la distruggi e non l’abbandoni. 
Sud Tirolo. Qui si fabbricano arredamenti urbani e coperture.
JOSEF STEGER – DIRETTORE EUROFORM – CAMPO TURES (BZ)
Non ha senso avere qua il cosiddetto head office e produrre in Cina, noi vogliamo tenere i posti di lavoro qua in zona perché l’impresa è nata qua ed ha le sue radici qua, in valle.

BERNARD WINKLER – IMPRENDITORE EUROFORM – CAMPO TURES (BZ)
Guadagnano di più, c’è un margine più alto però alla fine vedendo, guardando in avanti diciamo a medio lungo termine dobbiamo agire dando alla prossima generazione il massimo possibile.

• giornalista:
Cercavano senso e una visione anche dei banchieri di Monaco di Baviera. 

CHRISTAN FELBER - SAGGISTA
I clienti saranno liberi di accettare o meno gli interessi sui depositi.
Se rinunceranno – gli si spiegherà - contribuiranno a finanziare progetti sostenibili di tipo sociale ed ecologico a costi accettabili.
Per le imprese che chiederanno un credito, funzionerà in questo modo: più sarà elevato il punteggio del loro bilancio del bene comune, più saranno favorevoli le condizioni del credito che potrebbe arrivare addirittura a zero interessi.

• giornalista:
Perché i tassi di interesse fanno crescere i prezzi – stanno ragionando in questa riunione – e gli interessi finiscono nei consumi che paghiamo tutti. In un modello opposto si arriverebbe invece a un’economia stabile, senza inflazione.

CHRISTAN FELBER - SAGGISTA
Gran parte della ricchezza di un'impresa o di una società intera e quindi dell'economia nazionale, serve al pagamento degli interessi sul capitale. E più è grande la parte destinata al pagamento degli interessi, più diminuisce la quota per i salari. E questo è il danno maggiore per gran parte della popolazione.

• giornalista:
Se la moneta diventa riserva di valore comincia a fare un altro mestiere: produce denaro con denaro e fa speculazione. E magari succede che le banche non lo danno alle imprese.

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