domenica 6 maggio 2012

NO, NO E NO A GIARDA E ALL’ECCIDIO FISCALE!

Ne riparleremo, le elezioni sono finite ma  forse qualcosa di nuovo comincia in questi giorni, questo blog continuerà a dire la sua e la vostra, spero. Intanto vi segnalo questo post da Chicago-blog

Il prezzo è sempre più amaro, di un sistema fiscale dettato dalla disperazione più che dalla lungimiranza.Il sogno è quello di un’Italia legale e lagalitaria che si decida a riempire le piazze, scandendo “ora basta”. Senza rompere alcuna vetrina, né fermare il traffico, e senza bandiere di partito. L’unico partito che m’interessa si ciama PIl, in questa Italia senza priorità. O meglio, di priorità pubbliche che sono solo legnate a lavoro e impresa. 
 

Come purtroppo c’era da temere – per me era scontato, l’ho più volte scritto – l’intervista di stamane alla Stampa di Piero Giarda conferma che la spending review non darà un euro per meno tasse con meno spesa.

sabato 5 maggio 2012

ECCO LA LEGGE CHE DISCIPLINA LA CAMPAGNA ELETTORALE

da Repubblica di lunedi 04.01.2010
Ecco la legge che disciplina la campagna elettorale

Ho ricercato indicazioni in merito al silenzio elettorale per i media online, come appunto questo mio blog e quello che ho trovato mi ha ancora una volta confermato nelle mia opinione: in questo -fortunato- paese la gestione legislativa della comunicazione online è ormai uscita dai livelli terzomondiali, nei quali era finora ristagnata, per retrocedere trionfalmente verso il quarto mondo,  poi verso il paleolitico e quindi finalmente al Pleistocene inferiore. L'epoca che ha visto il diffondersi dei grandi molluschi (ormai purtroppo ridotti a gusci fossilizzati).

ROMA - La legge che disciplina la campagna elettorale è la numero 212 del 4 aprile 1956. Ecco le norme, laddove l'articolo nove, l'ultimo, è quello che regola il silenzio elettorale.

venerdì 4 maggio 2012

MA TOSI LO SA ?

Le società fiduciarie a cui fanno capo Nord Technital e Mazzi Costruzioni devono esplicitare i nomi dei soci nel corso del procedimento di gara ...  Principio comprensibile, perchè l'esame della capacità economica deve precedere la scelta del contraente e deve avvenire prima della decisione amministrativa. Invitiamo quindi ancora una volta Tosi a chiarire i nomi dei soci occulti di queste società fiduciarie 

Ricordiamo tutti l'affermazione di Tosi in risposta all'inchiesta dell'Espresso che gli chiedeva lumi sui veri proprietari di due aziende veronesi, controllate da società fiduciarie, i cui nomi ricorrono spesso nelle gare d’appalto pubbliche a Verona, e che sono tra le aggiudicatarie di quello del Passante Nord: Technital e Mazzi Costruzioni.

mercoledì 2 maggio 2012

L'OPINIONE DI LUIGI CASTELLETTI SUL PARCHEGGIO DI PIAZZA CORRUBIO

Ho trovato navigando nel net -sulle questioni aperte nella nostra città- un tema forse “minore” ma interessante, ovvero il parcheggio di S.Zeno, la lettera ai sindaci del movimento di difesa di Piazza Corrubbio che chiede loro cosa intendono fare per il progetto della piazza dove ormai il parcheggio è in fase di ultimazione. da:  http://www.lansadelladige.it/le-risposte-dei-candidati-sindaco-alle-domande-del-comitato-salviamo-piazza-corrubbio/
alcuni candidati sindaci hanno risposto...
LA LETTERA
Pensiamo che chi si appresta a votare abbia il diritto di sapere come la pensano i candidati sindaci e quali impegni intendano assumere circa il futuro di Piazza Corrubbio, che è stata così pesantemente penalizzata dalla realizzazione di una parcheggio che il quartiere non ha voluto e che continua a ritenere inutile e dannoso.

UNA BANCA DEMOCRATICA CITTADINA


E’ un fatto, pur finanziate dalla BCE, le banche, proprio in virtù delle caratteristiche del finanziamento stesso non offrono il denaro ottenuto in credito alle imprese che restano nella impossibilità opertiva aumentando i rischi di fallimento. 
E’ una spirale inarrestabile? No, ma servono strumenti nuovi e unità di intenti.
In Austria, ad esempio, imprenditori, professionisti, lavoratori dipendenti e semplici cittadini si sono uniti, in Austria, per dar vita alla Demokratische Bank, la Banca Democratica, senza interessi, che finanzia e sostiene le imprese locali, una banca radicata nel territorio quindi.

Che convenienza hanno i risparmiatori? Quella di contribuire a sostenere il tessuto economico locale, in uno scenario dove tutte le porte al credito per le aziende sono chiuse un organismo come questo può dare la spinta per la inversione di tendenza: più alto sarà il numero dei clienti di una banca simile più forte sarà l’istituto di credito.

IL BENE COMUNE


Sempre da: http://www.youtube.com/watch?v=gl_Ay3i1XXs Vi invito a leggere anche questa parte del servizio di Michele buono, è illuminante sul concetto di “bene comuneVi invito a leggere anche questa parte del servizio di Michele buono, è illuminante sul concetto di “bene comune

 • giornalista:

Franz Baumann è un imprenditore.
Fabbrica vetrate molto sofisticate: proteggono dalla luce, dal calore, dal freddo e producono anche energia.
La sua azienda esiste da 125 anni e le dimensioni sono rimaste identiche.
E’ cresciuta solo la qualità della tecnologia e del benessere dei lavoratori che calcola nel bilancio chiamato del bene comune.
Lo fanno degli imprenditori e sono un movimento. Hanno spostato gli obiettivi dell’economia di mercato: da ricerca del profitto e concorrenza, a bene comune e cooperazione.

martedì 1 maggio 2012

RIPENSARE L'ECONOMIA, RISCOPRIRE I VALORI

in questi giorni di fine campagna elettorale viene da pensare a quali nuove consapevolezze questa esperienza ci ha portato e verso quali  nuove strade ci stiamo indirizzando: da vagabondo della rete io ho trovato pagine di amici che spero faranno ancora molta strada con me, tra questi molto di recente ho scoperto il lavoro di Giancarlo Livraghi su Gandalf.it, che ora vi presento
http://gandalf.it/offline/ripensa.htm
Intervista a Giancarlo Livraghi di Anna Luisa Buongiorno
in “assodigitale”
5 marzo 2012

        La società dei consumi si è esaurita come
        paradigma di sviluppo? È giunto il tempo
        di ripensare l’economia come la conosciamo?
“Società dei consumi” è un concetto semplicistico che serve più a confondere le idee che a chiarirle. Ci sono situazioni molto diverse nel mondo – e anche all’interno di ogni paese o regione. Da stati di estrema privazione in cui manca il necessario a sprechi insensati che causano disagio e conflitti prima ancora di inquinare l’ambiente.